E’ stato ritrovato da meno di 24 ore il corpo di Vittorio Arrigoni, attivista dell’International Solidarity Movement (http://palsolidarity.org/), un’organizzazione composta da volontari che opera nella Striscia di Gaza a difesa dei diritti del popolo palestinese. Secondo le prime ricostruzioni (http://www.repubblica.it/esteri/2011/04/15/news/arrigoni_ucciso-14954094/?ref=HREA-1) è stato ucciso da un gruppo di estremisti salafiti, senza neanche aspettare la fine dell’ultimatum che loro stessi avevano lanciato. Vittorio, come tutti gli attivisti dell’ISM, operava ogni giorno a stretto contatto con la popolazione di questa regione del mondo ormai ridotta a ghetto dal potentato politico/militare israeliano. Vittorio rispondeva alle vessazioni e al terrore di Tsahal, l’esercito israeliano finanziato dai dollari statunitensi che occupa militarmente l’area e ne controlla i confini, vivendo in quell’inferno dal 2008 e sostenendo attivamente la popolazione palestinese tramite pratiche non-violente, assistenza diretta ai bisogni della gente e tanta solidarietà, elemento raro in un clima di odio e che per la gente come Vittorio poteva costare la vita giorno dopo giorno. I pericoli in quell’angolo di Mediterraneo, per chi porta il proprio corpo e la propria mente a difesa dei più deboli, sono tanti e troppi da ricordare. La storia della Palestina e della vergogna tutta occidentale che le viene imposta da mezzo secolo (http://www.palestinalibera.org/documenti/storia/) risulta quasi del tutto sconosciuta sia alla “gente comune” che popola i salotti televisi che formano l’opinione pubblica sia, spesso e volentieri, alla stessa classe dirigente che decide insieme ai “grandi” del pianeta il destino di quell’intero popolo. Vige sempre la logica del “posto lontano”, dell’interesse pubblico che si sposta verso lo zero in modo proporzionalmente diretto alla semplice lontananza fisica e ai più complessi interessi internazionali su queste “zone calde” del globo.
Vittorio Arrigoni era uno di quelle gocce anomale e solidali nel mare istituzionale del silenzio filoisraeliano calato dall’alto dalla classe politica di mezzo mondo. La vita di Vittorio è stata spenta da un omicidio a sangue freddo ancora oscuro nelle modalità e nelle cause politiche che ci stanno dietro. Oggi Gaza e la sua gente, dall’O.L.P. che fu di Yasser Arafat ad Hamas (di cui fino a pochi anni fa sentivamo parlare solo in relazione al terrorismo), lo ricordano con commozione e rabbia, in un contesto che fa da emblema sulle sole strategie vincenti per un conflitto che si protrae da secoli con arroganza e viltà: il contesto del “restiamo umani” con cui Vittorio chiudeva gli articoli sul suo blog (http://guerrillaradio.iobloggo.com/).
Vittorio era un compagno, un fratello che incarna perfettamente ciò che sul calderone arabo/israeliano diciamo da anni ed anni: Palestina Libera, da ora e per sempre.
Domani tutti in piazza per il presidio di solidarietà a Vittorio, alla sua attività e alla Palestina tutta, ore 16.30 a Piazza Verdi: http://www.facebook.com/event.php?eid=219012511448395
Articoli di InfoAut sulla vita e sull’attività di Vittorio Arrigoni:
http://www.infoaut.org/blog/conflitti-globali/item/1147-in-morte-di-vittorio-arrigoni
http://www.infoaut.org/blog/prima-pagina/item/1146-per-vittorio-un-compagno-come-pochi
TERRORISTA E’ ISRAELE
PALESTINA LIBERA
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